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Pistaaaa!
Sì, avete letto bene. Nell'ultimo post vi ho promesso che, poco alla volta, vi avrei presentato tutti i timbri del nuovo set. E, se questi coniglietti potessero parlare, indubbiamente esclamerebbero "pistaaaa!". Ogni tanto, mentre timbro-coloro-mi sporco le mani, me li immagino proprio mentre prendono vita e mi raccontano la loro storia.
In questo caso, l'esclamazione è la stessa che sento nella mia testa, in pieno fermento creativo: "Fatemi largo e lasciatemi creare!".
Dopo mesi in cui mi sentivo "bloccata" creativamente, ora la voglia di ideare nuovi layout per le card è tornata -complice anche un acquisto niente male-. Ed è tornata alla grande.
Giusto in tempo per il Natale!
Di conseguenza, se prima avevo voglia di scrivere ma non avevo materia prima a disposizione, adesso ho già molte card realizzate e consegnate che vorrei condividere, ma le parole stentano ad arrivare. E come mi ripeto sempre, forzare il flusso è anche peggio.
Però è giunto il momento di mostrarvi le prime realizzazioni.
In questo posto parlo di easel cards, ovvero di biglietti autoportanti, che si aprono e rimangono in piedi: al pari delle "card in a box", sono un altro modo di decorare la casa durante le feste (oltre ad accompagnare i regali dei nostri cari). E che si possono "chiudere" e riporre in una busta quando arriva il momento di conservarle con cura.
In questo caso, l'esclamazione è la stessa che sento nella mia testa, in pieno fermento creativo: "Fatemi largo e lasciatemi creare!".
Dopo mesi in cui mi sentivo "bloccata" creativamente, ora la voglia di ideare nuovi layout per le card è tornata -complice anche un acquisto niente male-. Ed è tornata alla grande.
Giusto in tempo per il Natale!
Però è giunto il momento di mostrarvi le prime realizzazioni.
In questo posto parlo di easel cards, ovvero di biglietti autoportanti, che si aprono e rimangono in piedi: al pari delle "card in a box", sono un altro modo di decorare la casa durante le feste (oltre ad accompagnare i regali dei nostri cari). E che si possono "chiudere" e riporre in una busta quando arriva il momento di conservarle con cura.
Per la scena centrale ho voluto utilizzare una tecnica che, per i miei canoni, richiede una certa pazienza e precisione: il masking. Si tratta di un concetto molto semplice: per creare una one layer card (ovvero una card senza elementi in rilievo) e sovrapporre un timbro ad uno sfondo distressato, è necessario "proteggere" l'immagine stampata durante la stesura del colore di fondo.
Quindi, per evitare sovrapposizioni, ho stampato il coniglietto con il mio fidato Memento Tuxedo Black su un foglio acquarellabile e l'ho colorato con i Promarker (e con il set di pennarelli Tiger che ho voluto provare). Ho stampato la stessa immagine su del nastro carta, l'ho ritagliata seguendo i bordi e ho coperto il coniglietto.
Ho ottenuto un'altra maschera personalizzata ritagliando su un foglio la forma di un ripido pendio, che ho usato per schermare la parte inferiore del biglietto mentre passavo i Distress (Broken China, Peacock Feathers e del tampone blu). Ho aggiunto della neve punteggiando il cielo con una penna gel bianca. Stando attenti a non sbavare (è qui la fregatura!), sollevare la maschera, il nastro carta e lasciare asciugare il tutto.
Per concludere ho aggiunto l'augurio, ho incollato il tutto su un cartoncino marrone su cui ho timbrato dei fiocchi di neve con dell'inchiostro Archival Coffee e ho composto la struttura della easel card.
Come ultimo tocco, un paio di fiocchi di neve fustellati e di punti luce.
Ed ora, torno a creare. Pistaaaaa!
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