Sono consapevole di essere latitante e me ne dispiaccio.
Periodo intenso: tanta ansia, tante decisioni, tante responsabilità e tanti impegni.
E poi, si inizia con i mercatini. Il primo è stato benedetto dal tiepido sole di novembre, dopo una settimana -o più- di piogge torrenziali.
Nuove card, nuove creazioni e nuovo allestimento: mai come quest'anno i mercatini saranno a conduzione familiare.
Ho il cuore gonfio di soddisfazione, mentre riguardo queste foto e penso ai nostri sforzi, alle serate sforate in nottate, ma anche al bellissimo risultato ottenuto.
E poi, mi mancava l'esperienza da bancarella: la condivisione delle esperienze con la vicina, i consigli preziosi, le scene memorabili, quelle risate che escono di pancia, il thé caldo del pomeriggio, i piedi freddi e insensibili, il rientro al calduccio quando il sole ormai è andato a dormire.
La visita di un'amica, gli apprezzamenti dei passanti, la vendita-lampo inaspettata, il cliente che prende in mano il tuo biglietto e ne sceglie subito altri, con decisione.
Ancora mi fa strano mostrare in pubblico le mie creazioni: non è come sul web, dove una bella foto può fare la differenza. Dal vivo le persone osservano, vengono catturate dal particolare oppure decidono di passare oltre, prendono in mano la card e la appoggiano subito, oppure la fissano con attenzione e, magari, fanno anche qualche domanda. Il feedback è immediato e per me è sempre uno stimolo a migliorare.
Ancora mi fa strano mostrare in pubblico le mie creazioni: non è come sul web, dove una bella foto può fare la differenza. Dal vivo le persone osservano, vengono catturate dal particolare oppure decidono di passare oltre, prendono in mano la card e la appoggiano subito, oppure la fissano con attenzione e, magari, fanno anche qualche domanda. Il feedback è immediato e per me è sempre uno stimolo a migliorare.
Domenica prossima altro mercatino. Altra giostra, altra storia, altro divertimento.