Non è un refuso, l'accento ci vuole: cardmaking è gentilezza.
Quando mi chiedono del mio hobby o mi trovo a dover rispondere a domande specifiche a riguardo, capita che la giustificazione prenda il sopravvento sulla passione. Come fai a spiegare a qualcuno che non ti conosce - o che non conosci - ciò che provi quando cerchi il colore giusto, sfiori un cartoncino per verificarne la grammatura, assisti alla fusione delle polveri da embossing o osservi l'immagine che hai appena timbrato prendere vita mentre la colori?
E soprattutto, come trovare le parole giuste per trasmettere la fiducia che hai verso il cardmaking e scavare un poco più a fondo per rispondere al classico "perché lo fai"? Fortunatamente ho trovato questo video di Jennifer McGuire, una delle creative made in USA che seguo da tempo e che amo definire "quella con più cuore".
Non mi stanco mai di rivedere questi 2 minuti di video: una donna che crede nella gentilezza e nel bisogno di diffonderla. La stessa gentilezza che cerco di avere nei confronti del mondo e che si manifesta in una incredibile statistica: la quasi matematica certezza che verrò fermata per strada da qualcuno che ha bisogno di indicazioni, di un'informazione, o anche solo che ha voglia di chiacchierare (e chi ha provato a passeggiare con me sa di cosa parlo).
Dicevo, Jennifer nel video non è solo di una chiarezza disarmante, ma esemplifica come diffondere gentilezza. E non è forse quello che già provo a fare, ovvero recapitare ad amici vicini e lontani un biglietto creato e dedicato a loro? Insomma, queste cose già le sapevo, ma lei le dice e le trasmette con una forza ed una carica emozionale uniche.
In questo post voglio condividere due momenti di gentilezza, ovvero due card che ho realizzato e consegnato di recente. Sono diverse, ma hanno anche diversi punti in comune: entrambe contemplano un tema naturalistico e per entrambe ho usato la stessa combinazione di Distress Inks. Al momento è la mia preferita, tanto che se potessi ci condirei anche la pasta: Scattered Straw, Spiced Marmalade, Cracked Pistachio e Peacock Feathers. Ho sfumato tutti questi colori con il blending tool e con mano leggera, ho bagnato con qualche goccia d'acqua e ho poi usato uno stencil per creare una texture tono su tono per impreziosire lo sfondo.
Ho ritagliato due sagome di farfalla con la Big Shot (usando le fustelle dello starter kit), una piena ed una "intarsiata", entrambe su del cartoncino bianco. Ho colorato con gli stessi distress e nello stesso modo la seconda farfalla, questa volta con mano più decisa. Ho aggiunto del vellum embossato sotto le due farfalle, che ho incollato una sull'altra lasciando libere le ali. Ho concluso con l'augurio e una piccola striscia di cartoncino nero su un lato.
La seconda card è molto più delicata e sfumata, tanto che rende sicuramente meglio dal vivo che in foto. Gli unici colori presenti sono dati dalla sopracitata combinazione di Distress Inks, che ho sfumato partendo dall'angolo in basso a destra, via via a salire. In precedenza avevo già provveduto a stampare le farfalle di un set Clearly Besotted e i rami di foglie di So Suzy Stamps sullo stesso cartoncino, embossandole poi con della polvere bianca: l'embossing resiste ad acquarelli e Distress, per cui il colore penetra solo dove non c'è la polvere fusa.
Ho voluto mantenere questa card il più elegante e semplice possibile, per cui ho aggiunto solo un piccolo banner con l'augurio embossato in oro.
Citando Jennifer, il mondo ha sempre più bisogno di gentilezza, premura ed educazione.
Regalare positività , sorrisi e biglietti fatti a mano - pur senza negarci momenti di negatività e fragilità , anzi - non cambierà il mondo, ma può migliorare la vita di alcune persone. Anche la nostra.
E queste non sono cose da poco.
Perché ognuno raccoglie ciò che semina, di questo sono convinta.